venerdì 28 giugno 2013

Budino di perle di tapioca con cocco e cioccolato

Questo pomeriggio sono passata all'Asia Mach per comprare un paio di cose (in fondo metterò un paio di foto degli acquisti nuovi). Ma soprattutto volevo prendere le perle di tapioca: le ho scoperte ieri sera sfogliando siti e blog di ricette ed ho sentito l'irrefrenabile desiderio di provarle!
Si tratta di piccole "perline" fatte, a quanto ho capito, di amido di tapioca (che non contiene glutine!) che, dopo la cottura, diventano trasparenti e gelatinose ed addensano il liquido in cui vengono cotte, secondo la tabella nutrizionale 30 gr contengono 110 kcal, 27 gr di carboidrati, 1 grammo di fibre, il 2% di calcio giornaliero e il 6% di ferro.

In negozio ho trovato una serie di confezioni diverse, ne ho scelta una da 454 gr (16 oz) di perle piccole e bianche (avevano anche delle versioni colorate e forse aromatizzate, ma io ero interessata a qualcosa di più naturale e semplice possibile). Le ho pagate meno di quanto mi aspettassi, solo 1,30€... ma non le ho mai viste (= cercate) altrove, quindi non posso fare confronti.
Nella foto vedete la confezione (vuota, il resto l'ho messa in una scatola sopra la quale ho attaccato le informazioni importanti) e la ciotola in cui ho messo i 100 gr di tapioca "secca" in ammollo.


Ma passiamo alla ricetta!

BUDINO DI TAPIOCA CON COCCO E CIOCCOLATO

Ingredienti (per 5 porzioni):
- 100 gr di perle di tapioca
- 400 ml latte di soia e riso
- 10 gr di cocco gratugiato
- 20 gr di fruttosio (l'ho comprato una volta non so perchè ed ora lo devo usare)
- 30 gr di cioccolato fondente
- 1 pizzico di sale
- acqua qb

Procedimento:
Immergere le perle di tapioca in acqua tiepida e lasciarle lì per un'ora, quindi scolarle e tenerle da parte. Unire tutti gli altri ingredienti in una pentola e cominciare a scaldare il tutto a fuoco medio, quando tutti gli ingredienti si saranno sciolti aggiungere le perle di tapioca e cuocere mescolando fino a che le perle non saranno diventate trasparenti e il liquido non si sarà addensato (servono solo pochi minuti). Quindi togliere dal fuoco e consumare subito o lasciar raffreddare, a seconda dei gusti.

Io l'ho trovato molto gradevole, le palline gelatinose danno un'aria davvero particolare a questo budino. A quanto ne so le palline da sole non hanno un gusto particolare, ma così il budino è davvero piacevole e "divertente", lo consiglio!


Ecco qui i miei due nuovi acquisti:
- una confezione da 100 gr di sesamo nero per 0,95€

- un barattolo di latte di cocco da 165 ml per 0,65€


giovedì 27 giugno 2013

Guotie o gyoza ripieni con "ragù" di funghi e muscolo di grano

Siete mai stati al ristorante cinese? Li ho sempre visti nel menù come "ravioli alla griglia"... anche se sarebbe più corretto definirli ravioli "saltati" o "brasati" credo, visto che non vengono messi su una griglia ma saltati in padella con l'olio.
Rimando alla mitica Wikipedia per ottenere maggiori informazioni su tutte le tipologie di ravioli orientali esistenti.

Una sera, tentata da un malefico menù cinese d'asporto (con consegna gratuita) trovato in buchetta la mattina, ho deciso di sfogare le mie voglie alimentari senza usare il telefono e mi sono preparata questi deliziosi ravioli. La ricetta in sè è semplice, necessita però di un po' di preparazione.

GUOTIE RIPIENI CON "RAGU" DI FUNGHI E MUSCOLO DI GRANO

Ingredienti (per 9 ravioli):
---> Per l'impasto:
- 50 gr di farina (nel mio caso 25 gr di farina 00 e 25 gr di farina integrale)
- un pizzico di sale
- acqua qb (un bicchiere scarso circa)

---> Per il ripieno:
- 1/2 cipolla

- 4 champignon medi
- 35 gr di muscolo di grano
- sale
- 1/2 cucchiaino d'olio
- concentrato di pomodoro

---> Per la cottura:
- 1,5 cucchiaini d'olio
- salsa di soia
- acqua qb

Preparazione:
Affettare finemente la cipolla e metterla in padella con un po' d'acqua, dopo qualche minuto aggiungere anche i funghi, dopo averli ugualmente affettati.
Nel frattempo mescolare le farine e il pizzico di sale, quindi impastare fino al raggiungimento di un impasto liscio ed omogeneo. Stendere l'impasto con un mattarello fino a che lo spessore della pasta non sarà superiore ad un paio di millimetri e, con un coppapasta o il bordo di un bicchiere, ricavare quanti più cerchi possibile (ristendendo l'impasto se necessario). Salare quindi le cipolle e i funghi, aggiungere un po' di concentrato di pomodoro, l'olio e il muscolo di grano sminuzzato. Continuare a cuocere per qualche minuto, quindi spegnere e lasciare raffreddare.
Quando l'impasto si sarà raffreddato posizionarne una porzione al centro del cerchio di pasta, chiuderlo bene, avendo cura di fare in modo che si apra facilmente durante la cottura (bagnate i bordi con un po' d'acqua e premete con decisione) e continuare così fino ad aver riempito tutti i ravioli.
In una pentola mettere l'olio rimanente, scaldarlo e distribuire i ravioli senza sovrapporli, quindi farli dorate da entrambe le parti, aggiungere acqua fin quasi a coprirli e un po' di salsa di soia a piacere. Per i primi 5 minuti lasciarli cuocere coperti, poi scoprire la pentola e continuare la cottura fino a che il liquido non sarà completamente evaporato, quindi servire.

Cous Cous con verdure

Il cous cous è semplicemente una granella di frumento (si trova anche integrale) e non è quindi un alimento adatto ai celiaci. Le proprietà nutrizionali sono sostanzialmente quelle del frumento: è ricco di fibre, carboidrati e amido, mentre è povero di grassi. La consistenza e la resa però sono particolari: con 60 grammi si ottiene un piatto più che soddisfacente, in quanto aumenta di molto il suo volume, è quindi adatto alla dieta sia dal punto di vista calorico che da quello del gusto, visto che, quando si segue una dieta dimagrante, capita spesso di stancarsi al pensiero di mangiare sempre gli stessi alimenti e una variazione sul tema è sempre gradita.

Questa ricetta è proprio facile facile e se ne trovano in giro millemila versioni simili (questa, dato che contiene anche i ceci, è un ottimo piatto unico, buono anche freddo), ma una in più non farà male a nessuno, quindi ecco la mia!

COUS COUS CON VERDURE

Ingredienti (per una persona):
- 60 gr di cous cous
- 2 cucchiaini d'olio
- 1/2 zucchino
- 1 carota piccola
- 1 pomodoro medio
- 1/2 cipolla
- 3 cucchiai di ceci lessati
- un piccolo ricciolo di margarina
- 100 ml di acqua abbondanti
- sale qb
- spezie a piacere (nel mio caso curry, pepe, peperoncino e aglio granulare, tutte in scarse quantità)

Procedimento:
per prima cosa affettare finemente cipolla e carota e metterle in padella ad appassire con un po' d'acqua. Intanto portare a bollore una piccola pentola riempita d'acqua e tagliare a cubetti il mezzo zucchino e tenerlo da parte. Quando l'acqua inizierà a bollire gettare al suo interno il pomodoro (con una incisione ad X sul fondo) e lasciarlo per pochi minuti (indicativamente 3). A questo punto prelevare il pomodoro, immergerlo in acqua fredda e sbucciarlo a partire dalla X, quindi pulirlo, tagliarlo a cubetti e aggiungerlo, insieme allo zucchino, alle verdure in padella. Portare quindi a bollore i 100 ml d'acqua abbondanti in un pentolino con 1 cucchiaino d'olio e la punta di un cucchiaino di sale. Quando l'acqua bolle spegnere il fornello, versare a pioggia il cous cous, mescolare e coprire lasciando riposare per 4-5 minuti. Quando il tempo sarà passato aggiungere un ricciolo di margarina e sgranare con la forchetta.
Nel frattempo le verdure dovrebbero essersi cotte: salarle, aggiungere (eventualmente) le spezie, 1 cucchiaino d'olio e i 3 cucchiai di ceci lessati. Aggiungere il cous cous, mescolare e servire.

Punti WW lineapunti: 5 (variabili a seconda del ricciolo di margarina)

Manicure ad ispirazione elfico-celtica e Fuochi di Taranis

Monterenzio non è niente di più che un piccolo centro sui colli bolognesi, eppure è lì che si trova il Museo Civico Archeologico "Luigi Fantini". Questo museo, estremamente importante nel suo campo, ospita i reperti trovati nella valle dell'Idice e dello Zena, dall'età della pietra fino all'epoca romana. I dintorni di Monterenzio e i luoghi in cui sono stati effettuati gli scavi erano popolati anticamente da Etruschi e Celti (pare che sul Monte Bibele ci fosse un luogo di culto celtico). 

Perchè parlo di Monterenzio? Perchè è lì che, come ogni anno, si svolge la manifestazione I Fuochi di Taranis, basata sulla cultura celtica, con rievocazioni (quelle alle quali ho assistito gli anni scorsi fatte davvero bene), bancarelle, laboratori per bambini, visite al museo (spesso gratuite), conferenze e altro.
L'atmosfera è davvero bella (per chi volesse mangiare lì evitando la carne consiglio la zuppa di farro e legumi) e l'ambientazione, sulle rive del fiume, fra abitazioni celtiche ricostruite, è davvero suggestiva.
Insomma, se qualcuno avesse voglia consiglio un passaggio, quest'anno si svolge il 28, 29 e 30 giugno e il 5, 6 e 7 luglio. Qui il programma dell'evento e le informazioni utili.

Io, come gli scorsi anni, andrò a fare almeno un passaggio, se ci riesco anche due... ed ho pensato (insieme alla coroncina di fiori) di sfoggiare delle unghie che ricordassero (almeno a me, devo dire che non è chiaro al primo colpo) il tema celtico e il verde in cui è immerso l'evento.

Strumentazione:
- smalto bianco perlato
- smalto verde scuro
- brillantini verde chiaro (nel mio caso al neon)
- spugnetta da trucco
- adesivi (opzionali)
- smalto trasparente

Procedimento:

1) Stendere sulle unghie un velo di smalto bianco perlato e attendere che sia ben asciutto

2) Applicare, col pennellino del barattolo, un po' di smalto verde scuro sulla spugnetta da trucco. Quindi tamponare in maniera abbastanza irregolare la punta delle unghie e, dopo una breve asciugatura, ripetere l'operazione fino a raggiungere l'intensità e la sfumatura desiderata.

3) Con la stessa spugnetta prelevare un po' di brillantini verde chiaro (pochi, mi raccomando!) e applicarli sulla spugnatura verde tamponando delicatamente

4) Nel caso vogliate applicare degli adesivi su alcune unghie (o su tutte) io procedo in questo modo: stendo un velo di smalto trasparente su tutta l'unghia, senza lasciarlo asciugare, quindi posiziono l'adesivo e con la punta di un paio di pinzette spingo bene su tutta la superficie del disegno per farlo aderire e lo ricopro di smalto trasparente.

5) A questo punto è sufficiente concludere il tutto con un paio di strati di smalto trasparente e togliere le sbavature di smalto (che con questa tecnica sono inevitabili)

sabato 15 giugno 2013

Muscolo di grano Home Made


Torno a proporre qualche ricettina (era anche ora!) e questa in particolare a me pare venuta bene, ma è anche vero che non ho mai assaggiato l'orginale, quindi non posso fare confronti. 

Ma partiamo dall'inizio: cos'è il muscolo di grano? 
Il muscolo di grano è un impasto proteico cotto, utilizzabile al posto della carne, composto da glutine di frumento e farine di legumi. Il fatto che non sia composto solo da glutine, come il seitan, fa sì che sia un alimento molto completo dal punto di vista proteico e che non si verifichi quindi la presenza di un amminoacido limitante. Purtroppo però il muscolo di grano è un prodotto industriale e la ricetta quindi non è nota, per questo motivo non è esattamente riproducibile, anche se si possono fare alcuni tentativi.

La prima volta ho provato a seguire una ricetta trovata su internet ed ho fatto un impasto di farina manitoba e farina di ceci, procedendo poi come se dovessi fare il seitan classico. Pessima idea. Alla persona era venuto benissimo, a me davvero malissimo. Questa volta ho deciso di ritentare cambiando strategia e devo dire che il risultato mi ha decisamente soddisfatto.
Anche questa volta ho usato farina manitoba e farina di ceci, ma conto di sperimentare presto anche con altri legumi, magari anche mischiandone diversi insieme.

MUSCOLO DI GRANO HOME MADE

INGREDIENTI (per 250gr):

--> Per l'impasto:
- 250 gr di farina manitoba
- 80 gr di farina di ceci
- acqua qb

--> Per il condimento (opzionale):
- aglio in granuli
- cipolla in polvere
- pepe nero
- paprika dolce
- salsa di soia
- doppio concentrato di pomodoro
- salamoia bolognese
(il condimento dell'impasto è molto personale nelle dosi e nella scelta di spezie e aromi, le quantità variano anche in base all'uso che si pensa di fare del prodotto finito: se si intende mangiarlo da solo si potrà abbondare con gli insaporitori, se invece si intende usarlo nelle ricette sarà preferibile avere un gusto più delicato)

--> Per il brodo:
- dado vegetale (o un classico brodo vegetale con cipolla, sedano e carota)
- alga kombu
- salsa di soia
(anche il brodo è molto personalizzabile)

PROCEDIMENTO:
Per prima cosa, dopo aver messo il brodo sul fuoco, fare un impasto liscio di acqua e farina manitoba. A questo punto inizia la fase di lavaggio, il cui scopo è rimuovere tutto (o quasi) l'amido presente nella farina, allo scopo di ottenere una pallina di solo glutine. Solitamente si consiglia di farlo sotto l'acqua corrente, ma io per sprecare meno acqua preferisco lavarlo in una ciotola piena d'acqua, che cambio una volta saturata di amido. Inizialmente l'impasto tenderà a non rimanere unito, è normale, man mano che l'amido verrà lavato via il glutine tenderà a mantenersi più compatto. Quanto amido lasciare dipende dai gusti personali: potete continuare fino a quando l'acqua non sarà completamente limpida e levarlo completamente oppure fermarvi poco prima, la consistenza varierà leggermente. 
A questo punto alla pallina di glutine aggiungete la farina di ceci e mescolate fino ad ottenere un impasto liscio. Procedete quindi con il condimento insaporendo il tutto con le spezie e gli aromi che preferite, continuando ad impastare perchè si distribuiscano omogeneamente, e date una forma di "salamotto" al tutto. 
Alcune persone lo cuociono direttamente così nel brodo bollente, altre lo avvolgono in stoffa o garza... io, che sono pigra, lo avvogo in un po' di carta forno umida (non troppo stretto! in cottura si gonfierà e compatterà!) con due nodini ai lati e lo cuocio nel brodo bollente per 45 minuti (rimuovendo dopo i primi 20 la carta da forno).
Dopo la cottura lasciatelo raffreddare nel suo brodo. Si conserva in frigorifero per una settimana immerso nel suo brodo oppure, porzionato, può essere conservato in freezer.

martedì 11 giugno 2013

Ri-apparizione!

Sono sparita, purtroppo.
Sono sparita per una serie di motivi: esami, suicidio dell'alimentatore del pc, vicini che ristrutturano (facendo un rumore inimmaginabile) l'appartamento sopra al mio e mi costringono ad un esodo forzato etc.
Ma sono di nuovo qui!
Il dramma è che non ho smesso di fare foto, quindi al momento mi ritrovo con tantissime immagini per eventuali post. Dando uno sguardo c'è una spesa (con un paio di prodotti davvero interessanti che prima o poi metterò), il procedimento per fare e usare la ceretta araba, la mia collezione di bento, una giornata alimentare e qualche ricetta... vedrò da cosa cominciare. Preferenze?

Per il momento vi lascio con la mia nuova manicure, niente di speciale, ma mi piace il verde petrolio!