giovedì 21 novembre 2013

Masterpiece, recensione della prima puntata



Qualcuno ha visto la prima puntata di Masterpiece? No?
Avete presente quel programma a cui fanno una gran pubblicità da mesi? Ecco, quello.
Ad un certo punto nello spot si sente "il primo talent letterario al mondo" e io da mesi rispondo "e sarà un buco nell'acqua". Se sarà un buco nell'acqua in realtà non lo so, ma di certo so che a me la prima puntata non è piaciuta.

Il problema grosso è che voleva risultare innovativo rispetto a Masterchef, ma ha mantenuto le cose sbagliate ed eliminato quelle giuste. In più a mio parere non sono riusciti a trovare una formula che dia giustizia alla produzione degli autori emergenti, il che è un dettaglio non da poco visto che si tratta del "primo talent letterario al mondo". Essendo poi una cosa "così culturale" il primo handicap ad emergere sono le citazioni di nomi e stili che non vengono seguite da alcuna spiegazione. Abbiamo capito che voi giurati (e i vostri autori) trasudate cultura letteraria, ma se io non capisco cosa dite non rimango affascinata, ma annoiata e irritata. Esistono campi diversi in cui la cultura può svilupparsi, se volete rendere partecipe tutto il pubblico allora, quando fate un nome meno conosciuto di Dante Alighieri, dovete trovare il modo di far capire a TUTTI gli spettatori, qualsiasi tipo di conoscenza essi abbiano, di che cosa state parlando. Già non leggo il libro che state commentando, se poi non capisco neanche a cosa lo state paragonando...

Masterchef, differenze e somiglianze:

- Hanno mantenuto la selezione "tu sei dentro, tu no.. e disperati pure tanto quello che hai scritto farebbe schifo anche alle foglie secche della mia piantina di salvia". Ora, io trovavo questa parte pallosa anche a Masterchef, visto che non è di grande utilità nel corso del gioco e l'ho sempre avvertita come decisamente troppo lunga. Qui però c'è un'aggravante: le persone vengono selezionate in base ad opere che lo spettatore non riesce completamente a decifrare. Certo, è vero che anche il piatto che non assaggio non l'ho "decifrato" completamente, ma almeno lo vedo, mi vengono spiegati ingredienti e preparazione, mi faccio un'idea di base di come questo piatto risulterebbe al mio palato. A Masterpiece non sono riusciti a trovare il modo (semplicemente perchè non c'è!) di far arrivare lo scritto allo spettatore, in questo modo lo spettatore non riesce mai a farsi la sua idea e si sente costantemente tagliato fuori da qualcosa che non può capire.

- I tre giudici irrimediabilmente stronzi sono un altro punto in comune. Le solite scenate, i soliti commenti fintamente indignati tanto per fare scena. Già a Masterchef queste scene erano diventate davvero fastidiose, perchè portarsele dietro? Volete fare qualcosa di nuovo? Allora lasciate perdere queste scemenze e concentratevi sul format del programma, che ne avrebbe tanto bisogno.

- Il Coach, la grande innovazione. Ho solo una domanda: a cosa serve? Una reale utilità io non l'ho davvero vista.

- Per distinguersi da Masterchef invece di fare una squadra che cresce e si misura con le prove durante un lungo arco di tempo loro scelgono ogni puntata 6 concorrenti e, durante la puntata, ne eliminano 5 (con motivi e prove discutibili). In tutto questo c'è però un problema: non c'è possibilità di crescita. Non esistono prove che non eliminino almeno un concorrente, non esistono esercitazioni, nulla. Allora fate un concorso, leggete i libri per conto vostro e fate 10 minuti di puntata in cui annunciate il vincitore, perchè tenerla così lunga se tanto questi concorrenti non hanno la possibilità di imparare?
C'è da dire che non vengono nemmeno dati reali consigli, il che è perfettamente in linea con la volontà di non far crescere letterariamente gli autori che gareggiano.

- Sulle esperienze di prova all'esterno non mi pronuncio nemmeno, mi spiace ma le ho trovate pietose. Così come pietosa ho trovato la sfida successiva.

Concludo con un breve cenno sui protagonisti del programma: gli aspiranti scrittori. Quello che ho potuto capire dello stile di scrittura dei concorrenti non mi è piaciuto, sarò sincera, ma questo non determina il fatto che il programma sia buono o no (senza contare che quello che non piace a me potrebbe piacere a tutto il resto del mondo). Ci sono state delle uscite infelici a mio parere, ma non mi dilungherò oltre su questo argomento: sono dilettanti e come tali non sono perfetti, la colpa è di chi non gli dà la possibilità di migliorarsi, non è certo loro.
L'unica cosa che consiglio è di ingaggiare lettori professionisti per i brani, non avendo lo scritto sotto se l'autore non ha una lettura perfetta (ed è difficile che ce l'abbia non essendo quella la sua aspirazione) si fa davvero fatica a seguire.

Voto? 
4,5

Lo riguarderò?
Forse, ma in qualità di buona samaritana per dargli una possibilità in più, non certo per puro piacere personale.

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