giovedì 14 marzo 2013

Latte vegetale e... cappuccino!

Se qualcuno di voi è intollerante al lattosio o vegano avrà già affrontato gli scaffali pieni di bevande più o meno misteriose, ma se qualcuno è curioso o si appresta ad affrontarli ora questa è la mia esperienza!

Il latte vegetale è un alimento che conosco da poco, circa 8 mesi, anche un po' scarsini. Saltuariamente mi è capitato in passato di avere periodi di intolleranza al latte vaccino (pare dipenda da una brutta appendicite operata in ritardo quando avevo 7 anni che ogni tanto mi rende più "sensibile") e poi, 8 mesi fa, ho scoperto, in aggiunta, che il latte è un alimento che non giova ai miei disturbi (per la cronaca: cardias debole, esofagite, mal di stomaco). Se volete documentarvi, sul latte vaccino potete trovare una quantità di studi allucinante, secondo alcuni farà benissimo, altri lo descriveranno come una sorta di satana alimentare; non ho ovviamente le competenze per esprimere un vero giudizio, ma personalmente ritengo che, quanto meno, non sia un alimento indispensabile nell'età adulta o gli animali femmine (mucche comprese) produrrebbero latte durante tutta la loro vita, non solo per un periodo dopo il parto.
Il problema che si pone però a chi deve o vuole eliminarlo è: con cosa lo sostituisco? Sì, perchè il latte è ovunque e si usa in cucina in mille modi, senza contare che, se si è abituati ad usarlo a colazione, il salto è ancora più traumatico: se con i biscotti problemi non ce ne sono i cereali nel the non si possono proprio mettere!

Quando da piccola sono risultata per la prima volta intollerante al lattosio ho deciso che il latte delattosato faceva talmente schifo che era meglio evitarlo del tutto, crescendo ho alternato periodi di latte vaccino a periodi senza, fino a quando sono venuta a conoscenza delle altre possibili alternative ed ho cominciato a provare diversi tipi di latte vegetale di marche diverse. Quelli che ho provato, fino ad ora, sono:

1) latte di soia = è quello più diffuso in commercio, si trova praticamente in tutti i supermercati classici, biologici e nei discount. Solitamente è facile trovarlo al naturale e zuccherato, in alcuni posti lo hanno anche aromatizzato (vaniglia, cioccolato, fragola...) o arricchito con particolari sostanze (calcio, B12...). Il primo che ho comprato è stato un trauma, il disgusto è stato forte, ma provando altre marche ho notato che il sapore cambia molto: alcuni sono tenui e delicati, altri sanno quasi da fagiolo, non resta che andar per tentativi. La sua composizione lo rende quello più adatto ad essere cucinato (torte, budini, besciamella..) e nelle preparazioni non si avverte (almeno per me) una differenza reale rispetto alla resa e al gusto di quello vaccino. Al momento quelli che compro più frequentemente sono: quello bio al naturale che si trova da LIDL, quello bio dolcificato con agave e quello bio alla vaniglia dell'Eurospin. Trovo molto buoni anche quelli del Natura sì e la marche Alpro e Alce Nero, anche se ovviamente costano il doppio di quelli che ho citato prima, proprio non mi piacciono il Valsoia e il Despar.

2) latte di riso = anche questo è molto diffuso, meno del latte di soia ma comunque diffuso. Il sapore in sè è buono, ma per i miei gusti è molto dolce (è naturalmente dolce, non viene dolcificato), quindi non lo amo particolarmente. Per mia madre (intollerante) è stato il migliore con il quale iniziare, proprio perchè il sapore è delicato, poi col tempo è passata agli altri.

3) latte d'avena = si trova in alcuni supermercati forniti e nei negozi di alimenti biologici, essendo l'avena un cereale, come il riso, anche questo è abbastanza dolce, anche se il gusto è ovviamente diverso. Trovo che il sapore sia indubbiamente gradevole, ma, come sopra, non ne amo la dolcezza.

4) latte di mandorle = nei supermercati tradizionali e nei discount si trova solo dolcificato e con una bassa percentuale di mandorla (trattasi praticamente di latte di aroma di mandorla), mentre nei biologici si trova anche al naturale, con il "piccolo" inconveniente del prezzo (4€/L). Personalmente apprezzo molto il latte misto di riso e mandorla: la mandorla dà il suo gusto caratteristico e attenua la dolcezza del riso, inoltre il prezzo è decisamente più contenuto.

5) latte di riso e nocciola = solo nei negozi bio. Molto buono, soprattutto per i nocciolomani come me, si trova anche solo di nocciola, ma vale il discorso fatto prima per il latte di mandorla.


Ovviamente ci sono tantissimi altri tipi di latte vegetale: quinoa, orzo, farro, anacardo, lupini, sesamo, cocco, girasole, canapa... Io non li ho provati perchè sono costosi, difficili da trovare e cercavo un latte per far colazione tutti i giorni senza che questo mi facesse impazzire per cercarlo o consumasse metà del mio budget mensile. Nel tempo magari li proverò e se qualcuno avrà un gusto particolare potrò usarlo ad esempio per fare un budino o cose simili, ma come anticipato non penso entreranno mai stabilmente nella mia alimentazione... A meno che io non vinca al superenalotto e non apra un Natura sì accanto a casa mia, nel caso vi farò sapere.

Ma veniamo al mio cruccio più grande: la magica unione di latte e caffè all'interno del cappucinatore, in grado di dare origine a quel meraviglioso e schiumoso alimento che è il CAPPUCCINO!

Ecco, partiamo col dire che se il latte vegetale deriva da un cereale non monterà, a meno che voi non abbiate dei poteri particolari. Il latte di soia si monta stupendamente (l'ho detto che ha la composizione migliore da manipolare in cucina) ma sinceramente il suo gusto non mi piaceva unito al caffè.
Per un po' avevo tristemente accantonato ogni esperimento, fino a quando...
Una decina di giorni fa, all'Eurospin, hanno messo in offerta la marca di latte vegetale bio che prendo di solito così, fra una confezione di latte di soia alla vaniglia e l'altra mi è capitato in mano il latte di soia e riso.. e l'ho preso! E' la perfezione sotto forma di latte vegetale! 

PRO:
1) si monta magnificamente grazie alla presenza della soia
2) il gusto del riso rende quello della soia molto più buono e "facile" da apprezzare
3) il latte di soia attenua enormemente la dolcezza del riso

Per celebrare completamente la mia ultima scoperta dovrò fare ulteriori  esperimenti culinari, ma per il momento sono davvero davvero contenta! 

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